Anni fa sono stato ad Oslo a visitare il Museo Kon-Tiki dove si trovano alcune imbarcazioni utilizzate dall’esploratore e antropologo Thor Heyerdahl nelle sue spedizioni.
Mi ha colpito particolarmente la fragilita’ delle imbarcazioni adoperate ed ho deciso di fare due piccoli modelli, adottando le stesse tecniche con cui erano state costruite le imbarcazioni vere.
Erano piu’ o meno delle zattere mosse soltanto dal vento e dalle correnti, realizzate con materiali poveri. Heyerdal voleva dimostrare che con mezzi cosi’ semplici era possibile attraversare gli oceani e muoversi su grandi spazi d’acqua e qualcuno nell’antichita’ lo aveva fatto realmente.
E questo poteva spiegare come civilta’ lontane avessero avuto tra loro una qualche forma di contatto in termini di scambi culturali e commerciali.
Per dimostrarlo volle provarlo lui stesso. Ed ecco il Kon_Tiki con cui nel 1947 attraverso’ l’Oceano Pacifico ed il Tigris con cui nel 1977 tocco’ vari paesi della Mesopotamia.
Con il Kon_Tiki, costruita in legno di balsa, Heyerdahl parti’ dal Peru’ per arrivare in Polinesia.
Il modello e’ realizzato utilizzando bambu’, noce e rami di alloro, che per la loro conformazione naturale simulano molto bene l’aspetto cerchiato del fusto dell’albero segato. I tronchi dello scheletro del modello sono tenuti insieme soltanto da spago e nodi. La pedana e’ realizzata con fibre di bambu’ intrecciate.
Con il Tigris, costruita con giunchi, Heyerdahl percorse 6800 km partendo dal fiume Tigri, toccando il Golfo Persico, l’Oceano Indiano fino in Pakistan e quindi il Mar Rosso.
Lo scafo del modello e’ costruito in fibre di bambu’ piegate a caldo e annodate.